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Concorso di progettazione arredi per sede del Parco del Ticino

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con Arch. A. Lauria

Il modulo in architettura e’ una misura di grandezza o un’unità che viene ripetuta più volte per dare proporzioni equilibrate all’edificio o al suo interno nel caso del progetto di arredo.

Il progetto si compone di un elemento declinabile, un modulo flessibile in grado di accogliere le richieste del concorso data la polifunzionalità degli ambienti e vista la possibilità di poter ripetere in maniera differente il progetto all’interno delle varie strutture del Parco del Ticino.

CARATTERI GENERALI

E’ un sistema composto da elementi con dimensioni familiari, non uno spazio compatto. Il volume deve “accogliere”, non “respingere”.

Il modulo, sempre protagonista, si adatta alle diverse situazioni mantenendo costante il suo principio, è sempre riconoscibile, e’ una sorta di marchio di fabbrica del Parco, può essere flessibile sia dal punto di vista formale che funzionale.

Gli ambienti messi a disposizione vengono distinti per quello che conterranno: uno spazio accoglienza e ricezione legato alla parte amministrativa e uno più intimo dove raccogliere informazioni riguardo il Parco, la sua Natura, i percorsi e il sistema con la possibilità di sedersi e consultare i materiali a disposizione.

COMPOSIZIONE

Gli elementi sono disposti per sfruttare al meglio lo spazio: si comporrà di un’area ricettiva, di un’accoglienza e di una consultazione.

La struttura, ovvero il modulo, contiene tutti gli elementi indispensabili o conterra’ gli elementi che si renderanno necessari in un futuro: il sistema e’ flessibile, le funzioni determineranno i componenti necessari. Il modulo è costituito da 1 trapezio regolare che accoppiato costituisce 1 rettangolo. 3 rettangoli, 6 moduli, costituiscono 1 quadrato.

I moduli sono sovrapponibili sia in pianta che in alzato per fare degli arredi più alti. Il sistema però non è rigido, segue il concetto ma si adatta ad ogni situazione e rende possibile l’adattabilità nel tempo: ad esempio i ripiani potranno diventare cassettiere oppure essere chiusi da ante o viceversa.

La ricezione, l’accoglimento e il protocollo saranno nello stesso spazio che si affaccia verso la strada, distinti e autonomi con le proprie necessita’: il banco centrale con gli spazi per l’archiviazione e per la strumentazione informatica riceve l’utente; l’accoglienza, opposta al primo, è completa di una teca espositiva ed informativa per il materiale del Parco.

Il secondo spazio sarà per la consultazione: gli armadi bassi oltre che contenitori sono dei ripiani per gli usi quotidiani: distributore bevande, informazione digitale… Questo e’ il luogo degli incontri, della conoscenza personale o di gruppo, utilizzabile in modo diverso.

Le mutabilità dei mezzi di informazione richiedono una certa flessibilità dei suoi ‘contenitori’; l’arredo non deve ogni volta adeguarsi al mezzo, ma essere disponibile ad ogni cambiamento: carta stampata, locandina, schermi touch screen, etc.

L’arredo e’ un’opera di completamento della vita che si svolge intorno, non invasiva, utile e declinabile in modi diversi.

I materiali utilizzati e i colori sono quelli del Parco: il modulo è sottolineato dalla presenza nella struttura dell’essenza di robinia nel suo colore naturale. Inoltre sono utilizzate altre due tonalità: una finitura sbiancata dell’essenza ed una verniciata di colore azzurro. Tutto si riferisce in modo ideale ai colori del parco, terra, legno e acqua.